venerdì, aprile 22, 2016

Ancora ogni volta

E senti improvviso il gusto di immergerti nel mondo.E ti infili una giacca di lana e scendi le scale e già il portone è alle tue spalle.Ti guardi intorno e le mille cose di sempre le vedi diverse-Donne già con i sacchi della spesa vanno ...una frettolosa , una stanca per il peso ,una annoiata ,una che parla da sola,persa nei suoi problemi.Pensieri tristi ,sereni ,perplessi, nervosi ,vuoti ; li vedi disegnati sui visi e ci cammini in mezzo.Il sole , a fasce di luce , gioca con i prospetti dei palazzi e luci ed ombre si vivono senza fratture.Nella villetta ,due spazzini ,segnalati in arancione ,fermi , discutono concitati .Sorridi,forse si contendono i pezzi di appartenenza dei marciapiedi da ripulire.E file di macchine ordinate aspettano i loro padroni.Storie diverse le loro.Ricche e superbe alcune, dimesse e sporche altre, ma tutte silenziose e pronte ad aspettare il loro riavvio.E sbirci in piazza nella farmacia ,sempre piena ,sempre gente che soffre.Hanno messo finalmente una panchina con tettoia alla fermata dell´autobus , dinanzi alla villetta ..Sorridi ancora ,pensando alle mille telefonate e segnalazioni che hai fatto per raggiungere l´obiettivo.La tenacia e la gentilezza alla fine ---hanno disarmato ...l´indifferenza.Quatto vecchietti con i sacchi della spesa vicino ai piedi , ci si riposano.C´e´ il mercato a due passi da "questo salotto... bene ..." di città , e tanta gente viene da lontano per risparmiare. Sembrano pochi euro al giorno , sono tanti di risparmio a fine mese ,non è più facile far quadrare i conti con un solo stipendio in casa o pensione che spesso offende il duro lavoro di anni.E macchine vanno veloci e cerco di immaginare in un gioco fantastico le loro mete ,dalle espressioni dei conducenti.Arriva l´autobus è già pieno, salgono gli anziani ...dovranno restare in piedi ,rifletto.E´ tanto l´umano che gira ed io sassolino ,in mezzo a questo grande cerchio dai confini non visibili,ho imparato che anche il sorriso di uno sconosciuto ,a volte ,può aiutare ,anche per un solo attimo ,per la meraviglia che quasi sempre suscita in chi lo riceve....è un estraneo che sorride ...e per un attimo , devii da pensieri piu´ gravi..e chissà , che dopo non ci ritorni sopra , più fiducioso , smussandone un po´ gli angoli.Ed ora mi immergo io ,in questo sole di settembre , ed ho una gran voglia di fermarmi ,di allargare le braccia al cielo , di guardare le nuvole sollevando il viso...e stamattina mi direi proprio..."e non ti lamentare ,sei fortunata , sei sana ,con acciacchi ,magari ipertensione ,ma sana,qui non esplodono bombe, sorridi e se puoi ,porgi una mano a chi è solo ,li vedi sempre per strada ...sono persi ,spesso fermi ad un angolo ,e guardano ...sguardo nel vuoto ,oppure viso chiuso ,seduti nella villetta a rimuginare, neri.Non ti chiedere chi siano ,non fare commenti sui loro vestiti, sieditici accanto e così ,come per caso inizia a parlarci , anche se non ti risponderanno ,ascolteranno.Così .. due parole ,diventano ,se saprai farlo ,un caffè e poi, forse, un sorriso ricambiato ,un credere che improvviso si risveglia.Anche questo è un contributo alla guerra solitaria che ci affligge nell´anonimato delle città.Un sorriso contro il disinteresse ,un sorriso contro l´odierno , terribile,----- terrorismo ..."casalingo". § i.p.

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