Poesie di irene pizzimenti-RIFLETTERE IN VERSI PER CAPIRSI, PER CAPIRE. (Tutti i diritti riservati)
martedì, febbraio 12, 2008
Nel tuo silenzio
Se non ti avessi
silenziosamente accanto
mi perderei nel freddo
di nebbiose cime
Se la tua voce
non sapesse cogliere
l'attimo diverso in quella mia
sarei rumore vuoto
Se la certezza
d'una tua carezza
non mi parlasse del tuo sentire oltre
resterei sola in ogni mia ora
Ombra priva del tuo respiro
E' un abbraccio
che ci riporta a casa
E' il desiderio
che ci rovista nell' attesa
Sussurra il dirci...
Porto mio il tuo ancorarmi
Laghi tuoi quel mio scorrerti di sguardi addosso
E nel tuo silenzio io esisto
E nel mio abbandono
Tu fermi il tempo.
Al caldo del camino
M’allungava il vivere quel tuo sguardo
e la tua mano che ripassava dopo
rigustando negli sguardi lenti
sapori intensi e ritrovati
Erano i giorni in cui tirava forte il vento alla scogliera
Sbatteva alta l’onda
inondava senza respiro il molo
Era bello restare dentro sdraiati al caldo del camino
bagliori rossi di fuoco addosso
S’allungava il vivere
ridevano in silenzio gli occhi
complici…
Avevano lasciato fuori il Tempo.
Le altalene della luna
Ci sono ricordi
che illuminano
gli occhi della luna
Lievito caldo della terra
sono respiri lievi
tremolìì di stelle
luccichii improvvisi d’occhi
di luce rara
Vivono profondi nei sospiri
nelle maree del mare
lasciano sempre a riva
un segno da ricordare
Ciottoli mai persi nell’andare
sono altalene dove
pure la luna si siede a ricordare
Te li ritrovi accanto
senza sapere come
nel silenzio d’un risalire
Estranea ad un tratto al tuo reale
ti ci fermi in mezzo
ci cammini dentro
E vivi vissuti d’ieri
che hanno acceso luce
alle stelle in cielo
Sospiri rivedendo poi
dove è rimasto sempre verde il mare…
Il lento scorrere del fiume
E l’amore si sfoglia
Fiocco che vola lento via
Pesante
una goccia d’acqua a confronto
Uguali sempre i giorni
Foglie staccate dal ramo
cadono giù…
Foglie di un salice
che raccoglie solo ombre
Passi
solitari nella via
vestono i ricordi
lasciando nudi…
Il cielo
muto accompagna
silenzioso segue
il lento scorrere del fiume.
Fragranza
Emozioni e foglie
Emozioni e foglie
respiro vivo a serrare l’animo
Magia di un verde che si porge nell’andare
Abbandono luminoso che avvolge gli occhi
Regno d’anima e di luce
Scintillano gli arbusti
Chiome al sole scrivono lunga vita nel domani
Ed i nostri passi in mezzo.
respiro vivo a serrare l’animo
Magia di un verde che si porge nell’andare
Abbandono luminoso che avvolge gli occhi
Regno d’anima e di luce
Scintillano gli arbusti
Chiome al sole scrivono lunga vita nel domani
Ed i nostri passi in mezzo.
Goccia a goccia
Chino lo sguardo
parla il respiro
carezza il movimento
Prendono la vita le tue mani
diventano sentieri
Intesa il darsi
Intesa il prendersi
Scorre tempo l’uomo
Scorre terra la donna
Rugiada
l’assaporare lento d’insenature e scogli
Allentati i pensieri
sconfina ogni confine l’esserci
Annullato l’attimo
sboccia tenero il piacere.
Ed io che t'amo
E´ quell’andare lento
dei ricordi che mi riveste l’anima
E’ quel sentirti a me vicino
che rafforza ogni mia attesa
E' quel sentirti accanto
che fa vissuto ogni mio rigo
Le tue mani parlano nel buio
Tenerezza memore di giorni mai finiti
Carezza senza fine del tuo riserbo caro
Unione senso ed essenza
di quel sentirsi Viversi
E nel silenzio scorrono i miei giorni
Tocco di vita ogni oggetto che mi circonda
in questa casa
con quel sapore tuo unico...sempre addosso
Ed io che t’amo.
Silenzi d'immenso
E sono gli anni quelli che segnano
foglie ammassate dal tempo
rami nudi esposti ai non senso
cicatrici dai ricordi mai spenti
Silenzi d’immenso
Coperte di nebbia
Fiumare di lacrime
Albe e tramonti
Un bosco fitto l’intreccio
ombre lontane da luci
luci filtrate da foglie
E sono gli anni quelli che segnano
fiocchi di neve su rami stupiti
gemme rinate dischiuse all’aurora
Salite e discese.
Memoria
Memoria
Un giorno
staccasti i fili al mio presente
M'affondasti in un sonno senza radici
Silenzio il mio pensiero divenne nebbia
Piangesti tu al posto mio
strappandomi al dolore
Ritrovai pace
in un altro tempo
Affacciata
col mio passato accanto
stasera
t'invito alla mia tavola
memoria
Maestra tu
d'un sonno
che mi riportò la vita.
sabato, febbraio 09, 2008
Tregua
Mi piace questa quiete
dove il silenzio regna
nell'immobilità d'ogni mio gesto
Il sole ricama ombre
addosso al giorno, tregua
Giocano a strofinarsi i piedi
mentre la mano scrive
Sono silenzi grandi
Bagliori di un sole che fa la siesta
Pensieri colorati d'arancione
riportano storie
liberate dalla stanchezza
Aria calda solleva il petto
ed il respiro
assorbe le parole stesse
E' tregua quest'ora
dove presente e passato
si prendono per mano
in una scia di luce
che placa ogni contesa
Ed ogni cosa ritorna al posto suo
con l'arancione intenso e caldo
che veste di serenità l'ora.
lunedì, febbraio 04, 2008
I segreti di una donna
I segreti di una donna
sono scatole ad incastro
dove il pensiero affonda le sue radici
Labirinti che attraversano
i passi lievi di un tempo proprio
Restituiscono parti dello stesso andare
Rimpianti e desideri che solo all’anima si rivelano
I segreti di una donna…
Vibrazioni che zittiscono ogni dire
Sensazioni che un sorriso copre
Emozioni che il battito di ciglia fa intuire appena
Silenzi dove ci si può ritrovare ancora
Memorie cucite addosso agli anni
I segreti di una donna?
Nudità che scopre i suoi frammenti
Bagliori d’occhi quando l’oro del tramonto copre.
giovedì, gennaio 17, 2008
Sensuale
Sensuale
accende passione
raccoglie furtivi gli sguardi
s’allarga nel darsi porgendosi
Fulgore d’esistere riempie il sentire
Profumo intenso in giorni brevi s'effonde
a petali lascia, leggera malìa, ogni suo istante di vita
Attento!
Ha spine la rosa e se distratto la prendi senza guardare
Gocciola sangue della stessa vita che addosso ti scrive, la rosa…
Chemisette
mercoledì, gennaio 16, 2008
PALERMO MIA
Quanto sei bella Palermo mia
la mattina quando ti svegli
stiracchiandoti tra montagne e mare
Le rondinelle volano leggere
tra nuvole che riaprono lentamente
gli occhi ancora tinti di sogni rosa
Al mercato col sole addosso
è allegria
è colore
è fantasia
che gioca con le parole
vestite dei suoni unici del dialetto nostro.
I venditori abbanniano
la merce sui banconi, la offrono
mentre girano sorrisi tra la gente
che si incontra, che si racconta,
nel far la spesa ogni mattina lì,
per risparmiare un poco.
Quanto sei bella Palermo mia
nei tuoi viali
nei tuoi palazzi che parlano di storia
gioiosa nei sorrisi dei bambini
che corrono nelle tue ville
mentre girano luccicanti e fantasiose
giostrine e pupi siciliani.
Eppure Palermo mia
thanno ferito sempre
thanno occupato in tanti
thanno infamato
hanno macchiato
del sangue onesto dei tuoi Uomini migliori
le strade tue
e tu hai pianto Palermo mia
hai pianto più del pianto.
Oggi mi sussurri piano dei tuoi dolori
delle periferie abbandonate
dei vicoli del centro storico dimenticati
dove il sole non riesce mai ad entrare
e la gente vive in una stanza che chiama casa.
Mi ripeti sempre che manca il lavoro in questa terra
che soffri nel vedere i giovani tuoi
salire tristi e disperati
su di treno per cercare altrove un futuro umano.
Palermo mia
se solo gli Uomini che ci governano
pensassero alla tua storia
ai tuoi dolori
ai problemi reali dogni giorno della gente tua
come cambierebbe tutto!
Solo lealtà e lavoro duro occorre
per dare a te Palermo nostra
la gioia di poter gridare al mondo
Nella mia terra non cè più fame
Nella mia terra tornano i giovani
perché il lavoro cè!.
Quanto sei bella Palermo mia
la mattina quando ti svegli
stiracchiandoti tra montagne e mare
Le rondinelle volano leggere
tra nuvole che riaprono lentamente
gli occhi ancora tinti di sogni rosa
Al mercato col sole addosso
è allegria
è colore
è fantasia
che gioca con le parole
vestite dei suoni unici del dialetto nostro.
I venditori abbanniano
la merce sui banconi, la offrono
mentre girano sorrisi tra la gente
che si incontra, che si racconta,
nel far la spesa ogni mattina lì,
per risparmiare un poco.
Quanto sei bella Palermo mia
nei tuoi viali
nei tuoi palazzi che parlano di storia
gioiosa nei sorrisi dei bambini
che corrono nelle tue ville
mentre girano luccicanti e fantasiose
giostrine e pupi siciliani.
Eppure Palermo mia
thanno ferito sempre
thanno occupato in tanti
thanno infamato
hanno macchiato
del sangue onesto dei tuoi Uomini migliori
le strade tue
e tu hai pianto Palermo mia
hai pianto più del pianto.
Oggi mi sussurri piano dei tuoi dolori
delle periferie abbandonate
dei vicoli del centro storico dimenticati
dove il sole non riesce mai ad entrare
e la gente vive in una stanza che chiama casa.
Mi ripeti sempre che manca il lavoro in questa terra
che soffri nel vedere i giovani tuoi
salire tristi e disperati
su di treno per cercare altrove un futuro umano.
Palermo mia
se solo gli Uomini che ci governano
pensassero alla tua storia
ai tuoi dolori
ai problemi reali dogni giorno della gente tua
come cambierebbe tutto!
Solo lealtà e lavoro duro occorre
per dare a te Palermo nostra
la gioia di poter gridare al mondo
Nella mia terra non cè più fame
Nella mia terra tornano i giovani
perché il lavoro cè!.
Meditando
Xebasverne
Meditation Music
RobbieSchouren
Meditation Music Part 2
RobbieSchouren
Meditation Music Part 3
RobbieSchouren
Parole per una emozione
Cammino per sentieri
Tappeti verde e rossi
Sono sensazioni vive
Riflessi sulle foglie
Legati l'uno all'altro
I miei pensieri
Lievitano
Dentro le parole
Ritornano le emozioni
Ed io mi ascolto
Con gli occhi persi
Tra i miei ricordi
Veste il cielo
Sensazioni libere
Parole per una emozione
Ed il tempo sorridendo
Mi passeggia accanto.
Tappeti verde e rossi
Sono sensazioni vive
Riflessi sulle foglie
Legati l'uno all'altro
I miei pensieri
Lievitano
Dentro le parole
Ritornano le emozioni
Ed io mi ascolto
Con gli occhi persi
Tra i miei ricordi
Veste il cielo
Sensazioni libere
Parole per una emozione
Ed il tempo sorridendo
Mi passeggia accanto.
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